Coronavirus: è il momento più duro

uomo pensieroso


Avverto in maniera netta, nitida che è il momento più difficile di questa battaglia contro questo nemico invisibile ma presente, molto presente tra noi, nella nostra vita, "incastrato" nelle nostre abitudini.

Ad oltre un anno di Covid-19 comincio ad avvertire la stanchezza ma non quella fisica bensì quella mentale, quella che è capace di logorare in maniera profonda ognuno di noi.

A confermare questa mia sensazione le tante confessioni che amici e colleghi, in questi giorni, mi han fatto.

Siamo stanchi ed è normale e naturale esserlo.

A rendere tutto questo ancora più duro è difficile c'è che... non possiamo farci niente.

E' forse questo senso di impotenza a rendere tutto più duro ma è proprio in questo momento che dobbiamo aggrapparci con tutte le nostre forze alle poche certezze che abbiamo; e la certezza più bella, che deve darci vigore e forza per non mollare nulla è che tutto questo finirà perché ce lo insegna la vita: nulla è per sempre, tutto ha una fine.

Il mio concetto di vita è sempre stato incentrato sulla ruota: tutto gira.

Tutto gira e noi dobbiamo sapere essere e restare utili in ogni momento.

Dobbiamo essere lucidi e consci quando siamo lassù e ci sentiamo i padroni del mondo ma allo stesso modo dobbiamo essere lucidi e consci quando siamo laggiù e tutto sembra crollarci addosso.

E' proprio quando siamo laggiù che dobbiamo trovare la forza di alzare la testa e non arrenderci perché la ruota ti obbliga a non trionfare ma anche a non darti per vinto, mai.

Tutto questo concetto è riassunto in un'unica parola: resilienza.

Nessuno deve mollare, tutti devono saper "vivere", metabolizzare e affrontare le grandi difficoltà.

E così, proprio in questi giorni pesanti all'ennesima potenza, guardiamoci negli occhi e cerchiamo di darci forza, forti che tutto questo avrà un fine e che torneremo a vivere la nostra meravigliosa normalità.

Pensiero di uno scemo qualsiasi.