23 novembre 1980: il terremoto che sconvolse l’Irpinia
Per non dimenticare Questo articolo nasce per custodire la memoria, per ricordare chi non c’è più e per non dimenticare una delle tragedie più profonde della storia italiana contemporanea. Il silenzio prima del disastro Era una domenica sera come tante, il 23 novembre 1980 . Le famiglie si preparavano alla settimana lavorativa, le case erano illuminate da luci calde, la quotidianità scorreva lenta in quei borghi arroccati tra le colline dell’ Appennino meridionale . Poi, alle 19:34, il tempo si fermò. Una violenta scossa di terremoto, durata circa 90 interminabili secondi, squarciò il sud Italia. In quell’istante nacque una ferita profonda che avrebbe segnato per sempre l’ Irpinia , la Basilicata e parte della Campania , lasciando dietro di sé macerie, dolore e migliaia di vite spezzate. L’epicentro e la potenza devastante Il sisma, con una magnitudo stimata di circa 6.9 della scala Richter , ebbe il suo epicentro tra i comuni di Conza della Campania , Teora e Castelnu...